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Visualizzazione dei post da 2017

Alluvione, whatsup e Livornina d'oro

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Quest'anno che volge alla fine sarà purtroppo ricordato per le devastazioni che la nostra città ha subito a seguito della tremenda alluvione del settembre scorso. Una tragedia che ci ha segnati profondamente per l’altissimo costo di vite umane, per le devastazioni e per gli immensi danni che i livornesi hanno subito. Una valanga d’acqua e di fango ci ha sommerso inaspettatamente mettendo a nudo un territorio fragile ed allo stesso tempo, altrettanto inaspettatamente, ha rivelato a tutti noi una comunità coesa e solidale che si è messa immediatamente all'opera.  Una valanga di giovani ragazze e ragazzi che fino a quel momento non avevano mai indossato una tuta, si sono rimboccati le maniche, tuffandosi nel mare di fango con improvvisati badili e con vanghe acquistate al momento dal vicino ferramenta. In pochissimo tempo sono riusciti quasi miracolosamente a dar forza ad una travolgente e grandissima spinta che si è rilevata determinante per risollevare una città inginocchi

Il Fico albero sacro e la Fondazione di Roma

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Si sostiene che Romolo e Remo siano nati proprio dalla sua unione con Rea Silvia. Il dio della guerra aveva posseduto con la forza la giovane vestale di Alba Longa, che partorì i gemelli. Considerati illegittimi, vennero strappati subito alla madre per essere uccisi. Solo la pietà di un servo sottrasse loro a morte sicura. Adagiati in una cesta ed affidati alle acque del Tevere in piena si narra che a causa di uno straripamento la cesta finì al sicuro in un’ansa proprio sotto un fico selvatico. All’ombra di esso Romolo e Remo furono così allattati dalla lupa.  Secondo alcune fonti, il fico che si ergeva proprio alle pendici del colle Palatino fu chiamato  “ Fico Ruminale” dove l’epiteto “ruminale” al di là di varie interpretazioni deriverebbe dal latino “ruma” (mammella) mentre per altri, il fico prese il nome da Romolo, tant’è che gli stessi autori latini lo chiamavan o talvolta “ficus Romularis”.  Certo è che, fin dall’antichità, l’albero di fico fu collegato alla fondazione di Roma

Domine - Quando la creatività incontra il lato oscuro

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La locandina di "DOMINE" finalista al FIPILI Horror Festival e in concorso al RomaWebFest 2017 "Domine"  è un cortometraggio prodotto, diretto e interpretato da giovani livornesi appassionati di cinema. Scritto da Daniele Salvato e Enrico Fernandez, diretto da Enrico Fernandez con la collaborazione tecnica di Filippo Morelli e Alice Del Corso della Castle View Studio e le musiche di Andrea Giachini, tutti quanti livornesi. La breve storia narrata nel corto parla di una ragazza (interpretata da Alessandra Donati ) che vede la sua vita sconvolta da un evento all'apparenza banale, quale è trovare un anello per strada e decidere di tenerlo. Nel corso dei pochi minuti del cortometraggio, girato con una Black Magic (cinepresa digitale professionale) ci caliamo nel profondo inconscio della protagonista che vive questa vicenda alienante, oscura e inquietante che non ha spiegazione razionale ma che risulta essere tremendamente vera. Le atmosfere studiate alla per

Livorno Artistica DAY - La vera risorsa di Livorno è la creatività

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Livorno Artistica DAY - La vera risorsa di Livorno è la creatività                                                                                Salve a tutti! Sono Daniele, classe '81 e sono l'ideatore del progetto LIVORNO ARTISTICA Innanzitutto ringrazio lo spazio offerto da "Lo Sparlotto" per parlare del mio progetto. Livorno Artistica è un progetto di condivisione della creatività presente nella città di Livorno. Non è un'associazione, ma più un gruppo aperto a nuovi talenti, di persone che hanno a cuore la città e i suoi abitanti, consci del fatto che vi risieda un incredibile potenziale artistico, molto spesso nascosto o non adeguatamente messo in evidenza. Livorno Artistica sta per compiere il 4° anno di vita. Per festeggiare degnamente il suo compleanno, come lo scorso anno, ci ritroveremo tutti insieme al Nuovo Teatro delle Commedie per una serata all'insegna dell'arte e creatività totalmente made in Livorno.   In questi anni abbiamo conosciuto

Il Re del Nulla - Zombie a Livorno

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Oggi vi parliamo di una novità letteraria a tema horror, totalmente made in Livorno. E' da poco uscito in formato ebook e in cartaceo il romanzo  " IL RE DEL NULLA " Scritto da Daniele Salvato e Andrea Loreti , e il prezioso aiuto di Lorenzo Bianchi e Lorenzo Cecere Palazzo con l'illustrazione in copertina del giovane disegnatore Jacopo Paoletti , questo romanzo è ambientato in una Livorno di un prossimo futuro, dove il mondo è stato colpito da una terribile epidemia Zombie. Il protagonista racconta, in un diario di sopravvivenza, le sue vicende legate indissolubilmente alla solitudine, alla voglia di non soccombere.  Niente però è come sembra e in un mondo ormai al collasso anche trovare altri esseri umani non significa essere salvi. Una critica implicita alla società di oggi, e un romanzo che può essere goduto anche da i non appassionati del genere perché parla dei rapporti tra le persone e le distanze che possono crearsi basandosi su pregiudiz

Domani è il 25 aprile giorno di festa, di bandiere e zoccoli rossi.

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Domani è il 25 aprile giorno di festa, di bandiere e zoccoli rossi. Per me il 25 aprile è Garibaldo e Osmana. Custodi della memoria in una vita trascorsa insieme, uniti dall'amore e da ideali indissolubili, si sono spesi a tramandare ai giovani gli insegnamenti di un'esistenza passata a difendere il valore della libertà.     Come in un romanzo, Garibaldo se n’è andato alla vigilia di questa giornata di festa di due anni fa, Osmana l'ha seguito 9 mesi dopo ... ambedue accompagnati dalle note di "Bella Ciao". Ho avuto la fortuna di conoscere questa magnifica coppia negli anni ottanta attraverso l’amore comune per la S.V.S.  Li ricordo ancora seduti vicini, come sempre inseparabili, in quelle due poltrone nella loro casa. Come due viaggiatori sereni che continuavano il loro viaggio di testimonianza nonostante l'età e la sempre più ridotta possibilità di muoversi.  Adesso che non ci sono più fisicamente avverto la loro presenza più che mai. Porto

Buona Pasqua dalla redazione dello "Sparlotto"

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 Le nostre COLOMBE DI PASQUA .... Un modo per fare gli auguri  ................ di ANTONELLA BORALEVI Mio nonno, che era un laico convinto e un medico chirurgo e un tenente colonnello degli Alpini, andava in Chiesa una sola volta all’anno, a Pasqua. Lo ricordo impassibile alla Messa delle undici, dritto in piedi nel primo banco della Cappella mentre gli pigolavano intorno, sorridenti, le tante donne della famiglia. Ricordo gli sguardi di sottecchi che la nonna Ottavia gli scoccava, quando pensava di non essere vista e adesso, a ripensarci, mi pare che ci brillasse dentro la gioia incredula di averlo lì, per una volta: il burbero domato.   L’idea che ho della Pasqua, da cattolica, dipende parecchio da questo ricordo. Mi pare che la Pasqua sia una benedizione condivisa e condivisibile. Il modo per essere insieme, vestiti di nuovo, desiderosi di rinascere, di ripulirci l’anima. Di essere nuovi e un po’ meglio di come eravamo.  Buona Pasqua,

IL GIOCO DELL'IMMAGINAZIONE

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10.04.1991/10.04.2017 26° anniversario strage del  # mobyprince IL GIOCO DELL'IMMAGINAZIONE  Immaginate che un vostro familiare lavori in penisola, e che debba tornare in Sardegna in nave. Immaginate che, una sera come tante, vostro padre vi telefoni dicendo di imbarcarsi. Immaginate la vostra ragazza a scrivere 'ti amo' su un pezzo di scontrino del caffè, e che probabilmente di notte conterà le onde che la separano da uno di quegli abbracci che infrangono ogni fottuto minuto che vi ha diviso. Immaginate l'autotrasportatore che guarda la foto del figlio, il motivo per il quale si spacca di chilometri e di giornate infinite. Immaginate il militare in licenza, la cameriera che ha iniziato a bordo da poco tempo, un comandante che fa lo stesso lavoro da anni. Ora immaginate una sera di aprile, col mare calmo e la visibilità buona. Immaginate il traghetto che si scontra con una grossa petroliera, che si incendia appena fuori dall'imboccatura del porto, in una ra

A Carnevale ogni Volto vale!

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Volti del Carnevale di Viareggio Continua il viaggio fatto di immagini che la nostra Rita Guarino ci offre a fine Carnevale... Un viaggio questa volta alla ricerca di volti e di maschere nel bel mezzo della sfilata dei  Carri di Viareggio. Espressioni e curiosità   sostituiscono le parole ... Buon Viaggio!

I bimbi-non bimbi di Livorno e le rom nel cassonetto

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I bimbi-non bimbi di Livorno e le rom nel cassonetto Ringrazio Ursula Galli che ha scritto su Altra Toscana   Blog dalle Città questo pezzo di memoria dimenticata da una città che improvvisamente perse il senso di pietà.  Ricordo  il dolore di quei giorni  di molti noi ed in particolare di Alessandro Cosimi  Sindaco di Livorno.   Livorno ricorda a malapena quella notte di agosto, il 10, in cui quattro bambini di etnia rom morirono bruciati nel rogo della loro baracca, causato da delle candele accese, sotto il cavalcavia di Pian di Rota. La città si accorse di loro dopo la tragedia, bambini senza un volto e dai nomi impronunciabili. Il Comune sospese la festa della città, Effetto Venezia, e si fece carico di ospitare in un campo allestito dalla Protezione Civile centinaia di familiari provenienti da tutta Europa. La Curia, grazie al cuore grande di Monsignor Paolo Razzauti, accolse in Duomo le strazianti esequie in rito ortodosso. Il volontariato, in particolare la SVS dette un

Fotografando il mondo!

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Abbiamo creato un nuovo "Angolo" di questo Blog dedicato alla fotografia Sarà il nostro occhio indiscreto ed esploratore, artistico e provocatore con il quale ammireremo istanti di luce e di ombre fermati da un obiettivo. Angoli di Livorno ed oltre. Momenti della nostra modernità e spaccati del nostro passato. Una cronaca del tempo fatta di immagini che spero sia piacevole e che dedichiamo a voi ... Una presentazione della fotografa che ci guiderà in questa lunga via fatta di immagini e luci:  Rita Guarino.     Buona visione……. Ciao a tutti!  Mi chiamo Rita e sono nata il 1974 a Napoli, e sono sempre stata attratta da ciò che è arte.  Ho iniziato con carta e penna dilettandomi in poesie, poi crescendo ho lasciato la scrittura per dedicarmi alle immagini.   Negli anni ho provato a disegnare, ma la mia capacità di tenere in mano la matita era scarsa e non riuscivo a traslare ciò che i miei occhi vedevano, in disegni.   È stata questa mia incapac

Sempre sulla Satira...

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Pubblico questo interessante post di Stefano Caprina con un intervento  di Renato De Rosa sulla satira di quel "Giornaletto francese ..." SULLA SATIRA ... L'attualità ci porta a quel giornaletto francese (ne ometto volutamente il nome) che è spesso agli onori delle cronache per vignette che generano più scandalo che sorrisi. Esso appartiene alla categoria, assai diffusa oggi, di quanti guadagnano fama, denaro e prebende grazie alla volgarità, alla grossolanità, all'inciviltà e alla villania. E badate bene che per volgarità si deve intendere quella del pensiero e non quella delle parole, ché grandi umoristi, da Aristofane a Borzacchini, ci hanno insegnato come l'uso di parole considerate triviali possa essere funzionale a un'elegante  e raffinatissima ironia. Quel giornale invece è volgare nell'animo, nella sua natura, nel suo modo di essere: è l'equivalente dei politici chiassosi in TV, degli pseudoartisti che posano similmerde nelle piazze e le sp

Liberaci dai seminatori di zizzania...

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Preghiera per il bene della Città Al termine della Messa per la festa del Voto a Maria di Montenero, il Vescovo Simone si è rivolto al quadro della Madonna sull’altare del duomo ed ha espresso a lei la preghiera di un pastore per la sua città... Maria Ti chiediamo di ripetere il medesimo miracolo: rendici tutti concordi nel cercare il bene della Città, fa che ci capiamo, ci comprendiamo e giammai strumentalizziamo idee e opinioni altrui per generare polemiche sterili, liberaci dalla polemica come dalla peste! Zittici e confondi i seminatori di zizzania! Rendi muta la favella dei venditori di fumo come dei profeti di sciagura! Si dibatta ma per ricercare il bene del Popolo, giammai Fa che finisca la lotta fra “fazioni” che tanto male ha portato alla cittadinanza. Sostieni i ricercatori della verità e del bene comune. http://www.lasettimanalivorno.it/?p=55938

Una canzone contro la guerra - il Cuoco di Salò.

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I l Cuoco di Salò De Gregori in una rappresentazione imparziale sull’appartenenza, fa rivivere gli ultimi atti di una storia vera e tragica in una canzone che vede descrivere le ultime ore del fascismo attraverso gli occhi di un cuoco ignaro di ciò che sta accadendo, che la vive paradossalmente pensando a sé alla sua professione e anche al futuro, con un distacco ben definito da coloro che sono lì e che serve a tavola nonostante gli sfarzi di un regime ormai vicino alla fine. Il cuoco si preoccupa e comprende che non ci sarà scampo per quei q uindicenni che si stanno avviando con le scarpe rotte verso l’atto finale, verso una morte certa al grido di “o si fa l’Italia o si muore”. Il dramma del morire stando dalla parte sbagliata, diventa secondario di fronte al dramma di un fascismo che ha messo uno contro l’altro ragazzi di uno stesso popolo. Bella la consapevolezza di un personaggio che vive nel mezzo di un grande dramma ed esce dalla sua marginalità attraverso la convi