I bimbi-non bimbi di Livorno e le rom nel cassonetto
I bimbi-non bimbi di Livorno e le rom nel cassonetto Ringrazio Ursula Galli che ha scritto su Altra Toscana Blog dalle Città questo pezzo di memoria dimenticata da una città che improvvisamente perse il senso di pietà. Ricordo il dolore di quei giorni di molti noi ed in particolare di Alessandro Cosimi Sindaco di Livorno. Livorno ricorda a malapena quella notte di agosto, il 10, in cui quattro bambini di etnia rom morirono bruciati nel rogo della loro baracca, causato da delle candele accese, sotto il cavalcavia di Pian di Rota. La città si accorse di loro dopo la tragedia, bambini senza un volto e dai nomi impronunciabili. Il Comune sospese la festa della città, Effetto Venezia, e si fece carico di ospitare in un campo allestito dalla Protezione Civile centinaia di familiari provenienti da tutta Europa. La Curia, grazie al cuore grande di Monsignor Paolo Razzauti, accolse in Duomo le strazianti esequie in rito ortodosso. Il volontariato, in particolare la SVS dette un