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Visualizzazione dei post da 2023

Piccoli e nostalgici scrivani fiorentini crescono!

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  A chi richiama la discendenza da Giulio Cesare mentre manda strali grotteschi sui gay e sulle differenze di razze vorrei ricordare proprio quanto siano infelici tali affermazioni e come l’accostamento dello scorrere del sangue di Cesare Giulio con l’avversione verso l’omosessualità siano in realtà in questo caso frutto di scarsa conoscenza storica.   Su Cesare un certo Svetonio    parla apertamente di una macchia sulla sua mascolinità. Storici narrano che il giovane Cesare trascorse molto tempo alla corte del re Nicomede di Bitinia. Il ciò alimentó    una serie di voci su una particolare relazione in cui Cesare era il partito sottomesso.  Un certo Bibulo, si è rivolse a Cesare chiamandolo addirittura    "la regina della Bitinia" mentre in un'assemblea, un certo Octavius salutò    Pompeo come "re" e Cesare come "regina". Anche il grande Cicerone resistette a infierire un duro colpo, scrivendo che era su un divano bitino che Cesare, il figlio di Venere

27 anni dall’Alluvione di Cardoso

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Oggi ricorre l’anniversario della tragica alluvione che devastò l’alta Versilia.   Sono trascorsi ormai 27 anni ma il ricordo è indelebile. Furono 13 i morti, un disperso, oltre 60 feriti, più di 1500 gli sfollati. Partecipai come soccorritore.  Pur non essendo alla prima esperienza, intervenire a questa operazione di soccorso a questa calamità, si rivelò molto difficile e forte fu la impatto emotivo. I ricordi e le sensazioni sono sempre ancora vive  vorrei ricordarle In questa memoria che ripercorre quelle drammatiche ore. “Arrivammo a Stazzema la mattina presto.  I collegamenti i per Ponte Stazzemese erano interrotti. Azzardammo quasi da incoscienti a passare da una strada ormai in disuso che dal versante massese in parte in galleria sbucava proprio vicino al paese. Ci riuscimmo! Lo spettacolo che si manifestò in tutta la sua tragicità ci lasciò per un po’ immobili. Un paese sventrato da un docile torrente e un caos di fango. Soccorritori e abitanti persi nella disperazione. Mi rico

80 anni fa il Bombardamento di Livorno

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Oggi Giornata cittadina della pace ricordardiamo il tragico bombardamento del 28 maggio 1943. Oggi è la giornata cittadina per la pace, a partire dal ricordo della guerra e dei bombardamenti, in uno dei quali (il 28 maggio 1943 alle ore 11), fu rasa al suolo gran parte della città e persero la vita centinaia di livornesi. La Giornata per la pace è stata istituita nel 2004 dal Consiglio Comunale di Livorno, grazie a una bellissima iniziativa della Comunità di Sant'Egidio che raccoglie, a tanti anni di distanza, migliaia di persone nel ricordo di un dramma causato dalla guerra nella nostra città. La manifestazione ricorda i rovinosi bombardamenti del '43 che distrussero la città e sconvolsero la vita delle persone, segno indelebile dell'orrore della guerra nella memoria collettiva. Negli anni, intorno a questa memoria è nata una via originale di cittadinanza e coesione sociale, centrata sulla pacificazione dei conflitti urbani ma aperta al ripudio di tutte le guerre, di ogn